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Giustizia riparativa, la strana storia di Federico Frigotto

La giustizia riparativa è oggi considerata la nuova frontiera della giustizia, ma in realtà già nel passato si possono trovare esempi, intendendo con il termine non semplicemente un risarcimento pecuniario del danno, ma prima di tutto un percorso di cambiamento che porti a ricucire nel modo più efficace lo strappo che il reato ha aperto nel tessuto della società.

Nel percorso “Urla senza suono”, in cui l’associazione La Fraternità guida le classi delle scuole superiori sui luoghi storici di detenzione della città, dall’Arena al Campone, e di riflessione sul senso della pena, la visita di Santa Maria Antica offre spunti interessanti sui temi che introducono al concetto di giustizia riparativa. Nella chiesa si trova, infatti, la tomba di Federico Frigotto, un giovane che, negli ultimi anni del dominio veneziano, viene condannato a morte per omicidio.

Colpisce i ragazzi che, in una chiesa così bella, che era stata la cappella privata degli Scaligeri, un criminale sia stato sepolto come un personaggio illustre. Il racconto della sua storia spiega l’apparente scandalo di questa sepoltura.

Siamo negli anni Ottanta del XVIII secolo. Il giovane Federico Frigotto viene condannato a morte per omicidio, poi la pena viene sospesa per dar corso a un procedimento penale per rapina commessa ai danni del fratello. In carcere comprende la gravità del male commesso, si converte, accetta la sua pena come occasione di penitenza e diventa un esempio per gli altri prigionieri. Si diffonde notizia del suo cambiamento e alla sua morte viene sepolto in chiesa, un esempio per tutti. Si può dire che lo strappo tra il reo e la società è stato ricucito, sia pure, ovviamente, nelle modalità dell’epoca.

La sua storia ci fa riflettere sul cambiamento: per quanto una persona abbia fatto di male, è assodato che può sempre, col tempo e con l’esperienza, diventare diverso.  E allora in questa sosta a Santa Maria Antica possiamo chiederci che cosa significa pentirsi, come evolve il senso di colpa, come matura il ritrovamento di senso.

Possiamo chiederci di quali aiuti ha bisogno chi ha commesso un reato per prenderne coscienza e intraprendere un autentico cambiamento. Possiamo riflettere sulla risposta della parte lesa, e della società tutta, al cambiamento dell’autore di reato. Possiamo chiederci se oggi un pentimento profondo come quello di Frigotto non sarebbe più utile fuori dal carcere.

 Scopri chi era Federico Frigotto. 

 

contributo a cura dell’associazione La Fraternità